Il Welfare Aziendale è un nuovo modo di vivere il lavoro, legato al benessere dei dipendenti e mirato alla loro piena soddisfazione. Si tratta nello specifico dell’insieme di tutti i benefit e servizi messi a disposizione dall’Azienda e che tendono a migliorare la vita privata e lavorativa del dipendente e della sua famiglia e al tempo stesso, godendo di una totale esenzione fiscale e contributiva, riducono i costi aziendali.

La normativa in corso per il Welfare Aziendale

L’Art 51 del TUIR disciplina la Determinazione del Reddito di Lavoro Dipendente ed anche le relative esclusioni dalla tassazione.

Le leggi di Stabilità 2016 e 2017 nella nuova formulazione della lettera f dell’art 51 del TUIR dispongono che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente una serie di voci riferibili a servizi di Welfare aziendale come le somme, i servizi e le prestazioni erogate dal datore di lavoro in maniera volontaria o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a loro categorie e loro familiari. L’erogazione dei benefit in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento che configuri l’adempimento di un obbligo negoziale, determina la deducibilità integrale dei relativi costi da parte del datore di lavoro ai sensi dell’art.95 del TUIR e non solo nel limite del 5 per mille del totale, secondo quanto previsto dall’art 100 del medesimo testo unico. Tale limite di deducibilità continua ad operare invece, in relazione alle ipotesi in cui le opere ed i servizi siano offerti volontariamente dal datore di lavoro. Lo Stato quindi invita le aziende ad erogare premi aziendali sotto forma di servizi.

A Cesena Confcommerciowelfarefc aiuta i suoi soci a sviluppare un piano Welfare e riqualifica il Territorio

Confcommercio Cesena propone insieme a Welfare Gratis by Tippest una piattaforma di Welfare Aziendale operante in Romagna: più di 2700 fornitori, con servizi legati al territorio quali il dentista, i ristoranti, la SPA, le terme, il cinema, i parchi, i libri e le riviste tutti accanto all’azienda o alla residenza dei suoi dipendenti, ma non solo. Sono disponibili i buoni spesa e benzina e tutte le card dei migliori fornitori nazionali (Amazon, Ikea, Dechatlon, Romagna Shopping Valley) gradite dalle aziende anche come regalo di Natale in sostituzione al classico cesto. Si tratta di un’ottima opportunità per le imprese, anche più piccole, per aumentare la competitività riducendo il costo del personale da un lato e dall’altro incrementare il senso di appartenenza dei lavoratori.

Come funziona

Il meccanismo è molto semplice: le aziende che vogliono erogare premi o benefit ai propri dipendenti contattano la piattaforma che crea un portafoglio virtuale associato all’indirizzo mail del proprietario. Il portafoglio può essere speso comprando subito i servizi impiegati o rendicontando spese per l’istruzione dei figli, il mutuo di casa o le spese sanitarie degli anziani. In più ogni dipendente può richiedere un servizio vicino a casa o all’ambiente di lavoro e la piattaforma si impegna entro un mese a contattarlo e proporre il convenzionamento. Così il Welfare diventa un catalizzatore di benessere e un’ottima opportunità per le imprese, anche più piccole, di aumentare la competitività riducendo il costo del personale da un lato e dall’altro incrementare il senso di appartenenza dei lavoratori.

Ma perchè fare un piano di welfare aziendale? Ecco un esempio concreto:

Un’azienda di medie dimensioni, con 50 dipendenti volendo erogare un premio netto in denaro di 500 euro cadauno, avrebbe speso in totale circa 35.000 euro tra premi e contributi e quindi un costo di circa 700€ a dipendente. Avendo invece deciso di erogare i premi in servizi legati al benessere (welfare) l’azienda ha speso 25.000 Euro ossia l’importo netto erogato ai dipendenti  e, con l’attivazione del credito sulla piattaforma Comfcommerciowelfarefc che non pone costi di attivazione né di gestione ha ulteriormente risparmiato.

Ma l’Azienda non è l’unico attore ad essere coinvolto positivamente: anche il dipendente ne trae vantaggio. Continuiamo con la nostra PMI che aveva stanziato 500 euro netti a ciascun lavoratore, lavoratore che avrebbe visto decurtare il proprio importo del premio da tasse e contributi, riuscendo a percepire in alcuni casi anche solo 300 euro netti dei 500 a sua disposizione. Con il Welfare Aziendale il lavoratore riceverà in servizi la totalità del premio che prima si sarebbe visto decurtare e grazie alle offerte sul portale che spesso sono scontate dal 20% al 50% rispetto al valore nominale, ogni dipendente ha aumentato la sua capacità di spesa, ricevendo normalmente un valore reale di circa 600 euro tra beni e servizi ed in alcuni casi anche oltre.

“Siamo in anni particolarmente complessi per i commercianti: il mondo del web crea grandi opportunità ma è anche necessario un cambio di passo e di mentalità non banale – commenta Luigi Angelini, Ceo di Welfare Gratis- gli esercenti hanno bisogno di aiuto e di una guida che sappia fargli cogliere le occasioni e spiegargliele. Sono quindi particolarmente contento che nella nostra provincia Confcommercio abbia fatto un passo così deciso. Mi auguro che gli associati sappiano sfruttare le possibilità offerte dal Welfare Aziendale per i propri dipendenti ma anche che aderiscano alla piattaforma con i loro servizi”.

La piattaforma opera volutamente principalmente in Romagna, per sviluppare un modello di Welfare Aziendale diverso dagli altri che tenesse conto non solo delle richieste dei lavoratori, ma anche della necessità dei nostri fornitori di vendere i propri prodotti. Un servizio che fa del Welfare aziendale un “Welfare Territoriale”: sono già oltre 100 le piattaforme già presenti sul territorio con i loro dipendenti ed i portafogli caricati pronti ad essere spesi in servizi locali.  Una bella novità quindi, ma anche un’azione concreta verso un nuovo modello lavorativo.